Nuovo Dpcm Natale 2020, I Centri Estetici Chiudono?

Mario Baffelli

Mario Baffelli

Tabella dei Contenuti

Nuovo Dpcm, l’ennesimo in poche settimane: i Centri Estetici chiudono? Perlomeno, rischiano di rientrare nelle attività che dovranno osservare un periodo di chiusura?

È presto per fare una previsione? Forse sì, ma non troppo, considerando che la nuova normativa è prevista per domenica; ma la curva dei contagi ha ripreso ad estendersi e, nell’articolo che segue, proveremo a capire quali possano essere le attività a rischio chiusura.

— ULTIM’ORA —

18 Dicembre 2020

NUOVO DPCM NATALE 2020Ufficiale il Nuovo Dpcm di Natale 2020, con le nuove misure che accompagneranno gli italiani lungo tutto il periodo estivo.

Italia in Zona Rossa? Al momento sembrano essere 3 le Ipotesi che ruotano attorno al Nuovo Dpcm che Conte dovrebbe rendere noto nelle prossime ore.

La prima è quella che vede il Bel Paese in un Lockdown Soft: zona rossa soltanto nei giorni festivi e prefestivi, quindi 8 giorni in tutto.

La seconda è quella di un Lockdown Moderato: i giorni, in questo caso, salirebbero notevolmente, ossia dal 24 Dicembre al 3 Gennaio.

La terza riguarda un possibile Lockdown Duro: la linea più restrittiva che, rispetto a quella Moderata, conta giorni di Zona Rossa fino al 7 gennaio.

Ad ogni modo, nei giorni di Lockdown, i centri estetici resteranno chiusi, a differenza dei parrucchieri.

11 dicembre 2020

LOMBARDIA IN ZONA GIALLA – Nella serata di oggi, 11 dicembre 2020, Lombardia, Piemonte, Basilicata e Calabria hanno avuto la conferma che da domenica 13 dicembre 2020 cambieranno colore diventando Zona Gialla.

L’ok è arrivato con la firma del Ministro Speranza, dopo che il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, aveva pubblicamente anticipato lo stesso.

Cosa cambia da domenica? Soprattutto la mobilità, perché in zona gialla è possibile circolare liberamente anche al di fuori del proprio comune, senza autocertificazione, tra le 5 e le 22. Nella restante fascia d’oraria, ossia dalle 22 alle 5, resta invariato il coprifuoco vigente su tutto il territorio nazionale.

Riaprono anche Bar, Ristoranti, Gelaterie e Pasticcerie, con posti a sedere dalle 5 alle 18, sempre rispettando le misure di sicurezza. I Ristoranti, dopo la chiusura delle 18, potranno continuare a lavorare con l’asporto e le consegne a domicilio.

4 dicembre 2020

Da oggi è in vigore il Nuovo Dpcm, quello che accompagnerà l’Italia sino al 2021, perlomeno fino al 6 Gennaio.

Dal 21 dicembre al 6 gennaio sono vietati tutti gli spostamenti tra regioni, indipendentemente dalla colorazione della regione stessa.

Il 25 e 26 dicembre, così come l’1 gennaio, è vietato spostarsi dal proprio comune di residenza. Ovviamente, ci si potrà spostare in caso di necessità, per motivi di lavoro, di salute e per rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Il Coprifuoco rimane dalle 22 alle 5. Ad eccezione della mattina dell’1 gennaio, che sarò prolungato fino alle ore 7.

Le Università e la Scuola Secondaria continuerà ad usufruire esclusivamente della Didattica a Distanza, fissando al 7 gennaio la data di rientro in aula. La stessa data che vedrà riaprire gli impianti sciistici.

Qui il Dpcm del 3 dicembre pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

27 novembre 2020

Riaprono i Centri Estetici! Ma dove? Con la Nuova Ordinanza del Ministro Speranza, Lombardia, Calabria e Piemonte diventano Arancioni da domenica 29 novembre.

Il passaggio da Zona Rossa a Zona Arancione comporta due novità:

  1. la possibilità di spostarsi, dalle 5 alle 22, all’interno del proprio Comune senza la necessità di giustificare lo spostamento.
  2. la riapertura degli esercizi commerciali nei giorni feriali. Tra questi ci sono anche i Centri Estetici, che riprendono la propria attività dopo un mese di stop.

La Mappa delle Regioni aggiornata al 27 Novembre:

ZONA ROSSA: Valle D’Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano, Toscana, Abruzzo e Campania.

ZONA ARANCIONE: Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Umbria.

ZONA GIALLA: Lazio, Liguria, Molise, Provincia Autonoma di Trento, Sardegna, Sicilia, Veneto.

12 novembre 2020

Nuove ordinanze di restrizione per 3 regioni inserite sino ad oggi in “Zona Gialla”: Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna.

I presidenti delle rispettive regioni, in accordo con il Ministro Speranza, con l’obiettivo di frenare l’aumento dei contagi, hanno deciso di mettere in atto ulteriori misure.

Ecco le misure in vigore da sabato 14 novembre, oltre a quelle già esistenti:

  • Obbligo di Mascherina dal momento in cui si esce di casa, all’aperto, in macchina (se non congiunti) e nei locali chiusi.
  • Chiusura di tutte le Attività Commerciali nei festivi e prefestivi, ad eccezione di alimentari, farmacie, parafarmacie, edicole e tabacchi.
  • Non è consentito passeggiare nelle piazze e nelle strade del Centro Storico delle città e delle aree affollate.
  • La somministrazione di alimenti e bevande, tra le 15:00 e le 18:00, dovrà avvenire esclusivamente al tavolo, seduti.

11 novembre 2020

Lockdown in tutta Italia da Domenica 15 Novembre?

Dopo un rallentamento dei contagi nella giornata di lunedì, ieri 10 novembre la curva ha ripreso ad impennarsi, portando il Governo a definire Zona Rossa la Provincia di Bolzano e Zona Arancione cinque regioni: Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana ed Umbria.

Ma l’ipotesi che si fa sempre più strada è quella di un Lockdown a livello nazionale a partire da domenica 15 novembre, se la curva dei contagi non dovesse rallentare.

Tutta Italia Zona Rossa, come sono adesso Calabria, Lombardia, Piemonte Valle D’Aosta e la Provincia di Bolzano.

Inoltre, prendono sempre più corpo lo scenario che vede come protagonista il Natale, ovvero un allentamento, molto flebile, delle restrizioni, con la possibilità del pranzo/cenone in famiglia. Ma solo in numero limitato e con parenti stretti, di primo grado.

4 novembre 2020

Lockdown fino al 3 dicembre: i dettagli del Nuovo Dpcm

Un Nuovo Dpcm, che possiamo indicare come “definitivo” almeno fino al 3 dicembre, con valutazione bisettimanale, di come le nuove misure vadano a condizionare, nel bene o nel male, l’andamento del contagio.

Un dibattito lungo ed intenso, quello tra Governo e Regioni, conclusosi con la firma del Premier Conte nella tarda notte, intermediando tra le richieste dei rappresentati regionali e di alcune parti governative.

Lockdown quindi? Sì, ma non per tutti… Nel Decreto, ufficializzato oggi all’ora di pranzo, l’Italia, nel prossimo mese, sarà divisa in tre zone con tre diversi colori, uno per ogni regione a seconda del livello di rischio:

  • Zona Gialla (Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto, Trentino)
  • Zona Arancione (Puglia e Sicilia)
  • Zona Rossa (Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle D’Aosta)

Le misure delle tre diverse zone entreranno però in vigore dalla mezzanotte di Venerdì 6 novembre.

ZONA GIALLA

Le misure base valide su tutto il territorio Nazionale, e sono le seguenti:

– Coprifuoco dalle 22:00 alle 05:00, ad esclusione degli spostamenti con comprovate esigenze lavorative o di necessità.

– Forte raccomandazione di non spostarsi durante il giorno con mezzi di trasporto sia privati che pubblici.

– Didattica a distanza (DaD) al 100% dalla scuola superiore in su, fatta eccezione per laboratori che devono essere svolti in presenza.

– Attività scolastica in presenza per infanzia, elementarie medie.

– Nei giorni prefestivi e festivi, sono chiusi i centri commerciali, ossia le medie e grandi strutture di vendita, ad eccezioni di farmacie, tabacchi, alimentari ed edicole.

– Mezzi pubblici, trasporto locale e ferroviario regionale avranno un limite di riempimento del 50%.

ZONA ARANCIONE (Scenario 3)

I luoghi in cui lo scenario è considerato di elevata gravità, con l’indice RT elevato, con l’obiettivo di evitare che in breve si avvicini a 2. In queste zone:

– Saranno vietati gli spostamenti in entrata ed uscita dal territorio, ad eccezione di spostamenti dovuti a comprovate esigenze.

– Vietati gli spostamenti con mezzi pubblici e privati in un comune diverso da quello di domicilio/residenza, salvo comprovate esigenze.

– Saranno sospese le attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie. Sarà consentita la consegna a domicilio per i ristoranti e l’asporto fino alle 22:00.

ZONA ROSSA (Scenario 4)

I luoghi in cui lo scenario è considerato di massima gravità, con l’indice RT in prossimità del valore di 2. In queste zone:

– Saranno vietati tutti gli spostamenti in entrata, in uscita e all’interno del territorio, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di salute, di necessità, come accompagnare i figli a scuola.

– Sospese le attività commerciali al dettaglio. Chiusi anche i mercati, ad eccezione delle attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità.

– Sospese le attività di pub, bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie. Per la ristorazione, è consentito l’asporto fino alle 22:00.

– L’attività scolastica è consentita in presenza solo per Scuola all’Infanzia, Elementare e Prima Media.

– Restano aperte tabaccherie, edicole, farmacie e parafarmacie, così come barbieri e parrucchieri.

– Chiudono i Centri Estetici.

– Sospese le attività sportive, anche quelle che si svolgono nei centri sportivi all’aperto. L’attività motoria, esclusivamente all’aperto ed individuale, è invece consentita in prossimità della propria abitazione, rispettando la distanza interpersonale ed indossando la mascherina.

29 ottobre 2020

Informativa Urgente, Conte alla Camera: “Impennata curva contagi repentina e preoccupante…”

Nella mattinata di oggi, 29 ottobre, il Premier Giuseppe Conte ha parlato alla Camera, illustrando le nuove misure adottate con il Dpcm del 24 ottobre.

Conte ha sottolineato come il Paese si trovi attualmente “in uno scenario di gravità 3, come previsto dall’Istituto Superiore di Sanità. Non è stato utilizzato un metodo arbitrale, nella scelta delle misure da adottare, ma ci siamo attenuti ad evidenze scentifiche”.

La curva è in radia crescita – ha proseguito Conte -. Ciò ha comportato l’adozione di nuove misure per raffreddare la curva dei contagi, limando la severa pressione che pende sul sistema sanitario“. E sul Decreto Ristori: “Con il Decreto Ristori, evitiamo che la crisi sanitaria si trasformi in crisi economia e sociale”.

Il Premier ha concluso ponendo in evidenza il fatto che tutti i Governi UE, con tutti i meriti ed i demeriti, compresi gli errori, sono stati costretti a fare un passo indietro. “Questo è il momento di restare uniti”.

Informativa urgente alla Camera, dunque, per elargire spiegazioni sulle nuove misure adottare. Ad oggi, 29 ottobre, non v’è ulteriore novità in senso ad altre attività, come i Centri Estetici, sul proprio operato.

Non c’è l’ombra di un Nuovo Dpcm all’orizzonte. Conte non ha parlato di possibili ulteriori manovre. Ha fatto però comprendere come la curva sia salita e come serva spirito di unione e sacrificio da parte di tutti.

La sensazione è che, però, sia solo questione di tempo, qualora la curva epidemiologia dovesse salire ulteriormente. Chiuderanno anche i Centri Estetici?…

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Uscirà Domenica il nuovo Decreto?

Il nuovo Dpcm è previsto per domenica, stando ad indiscrezioni giornalistiche. L’aumento dei contagi, come detto, potrebbe comportare l’uscita anticipata del decreto, contenente le nuove misure da mettere in campo per limitarne la continua diffusione.

Nelle ultime ore, i contagi da Covid sono raddoppiati. Poco più di 1800 a Milano, 4200 circa in Lombardia, 15199 in tutta Italia mercoledì 21 ottobre. Numeri che fanno certamente riflettere sulla possibilità di anticipare le nuove misure atte a contrastare l’estensione del virus.

Non servono allarmismi, però, così come necessario è il fatto di non creare panico per questa seconda ondata di contagi. L’aumento sembra dunque comportare un’ulteriore manovra, allo scopo di intasare le terapie intensive.

La domanda posta in essere nel titolo è lecita? Sì, il motivo è presto detto: i numeri parlano chiari, dilatandosi in maniera esponenziale giorno dopo giorno. L’ipotesi che il nuovo Dpcm veda la luce prima di domenica è sempre più accesa.

Covid, Conte: “La situazione è molto critica…”

Poche ore, il Premier Giuseppe Conte ha parlato alla Camera circa le ultime decisioni prese dal Governo per arginare la diffusione del Covid-19: “L’evolversi della situazione epidemiologia attuale ha comportato il nuovo Dpcm del 3 ottobre – ha introdotto il Primo Ministro italiano -. V’è la necessita di non abbassare la guardia e di mantenere la massima precauzione. Da tutelare – secondo il Premier – il diritto alla salute, decisivo per la difesa del tessuto economico di tutto il Paese”.

Ha ribadito di una situazione comunque molto critica, per cui non servono gli stessi criteri di marzo. Si è rivolto alle Regioni, sottolineando come “a livello regionale siano possibili ulteriori restrizioni”.

Nuovo Dpcm, ecco quali attività potrebbero chiudere

Sono dunque in arrivo nuove misure, più rigide, che andranno a potenziare già quelle messe in atto.

Ecco, nel dettaglio, le misure che secondo fonti vicine a Palazzo Chigi potrebbero andare a comporre il nuovo Dpcm:

  • Chiusura di Palestre e Piscine: nel Dpcm del 18 ottobre (link), il Governo ha concesso loro un’altra settimana per dimostrare di aver messo in pratica tutte le misure di sicurezza all’interno dei loro centri. Al momento, però, la sensazione è che si chiudano per limitare i danni. Se così non fosse, è molto probabile che vengano comunque limitati gli accessi, obbligando palestre e piscine a far allenare solo con prenotazione.
  • Chiusura dei Centri Commerciali: i Centri Commerciali, nel weekend, sono già chiusi in diverse Regioni, come la Lombardia. La sensazione è che possano chiudere nel fine settimana su tutto il territorio nazionale.
  • Chiusura degli Spostamenti tra Regioni: con il drastico aumento dei contagi, ad elevarsi è la possibile chiusura delle Regioni. Ovvero, l’impossibilità di spostarsi tra un territorio regionale all’altro, ad eccezione di motivi urgenti, di salute e di lavoro. In Campania, De Luca ha già vietato lo spostamento tra le Province.
  • Anticipazione del Coprifuoco: già presente in alcune Regioni (con la Lombardia a fare da apripista con il coprifuoco a partire da stasera, giovedì 22 ottobre, per le 22:30), è quasi certa l’istituzione di un coprifuoco a livello nazionale. Da definire l’orario, con il Movimento 5 Stelle che opterebbe dall’1 alle 5, con il Pd a spingere per le 23.
  • Anticipazione Chiusura Bar, Pub e Ristoranti: ad oggi, la chiusura delle suddette attività è tra le 24 e le 5 per coloro che fanno servizio al tavolo; per chi non lo fa, l’orario è invece quello delle 18.

Centri Estetici: chiuderanno con il Nuovo Dpcm?

Una domanda che si pongono professionisti, esperti e tecnici, anche coloro che si formano con ONYX Academy, è la seguente:

Il Nuovo Dpcm chiuderà anche i Centri Estetici?

Una risposta chiara e definita, ovviamente, non esiste. Vi sono ipotesi più disparate, al momento però quella più vicina alla realtà è NO, non dovrebbero essere chiusi.

Questo perché i Centri Estetici, risparmiati nell’ultimo Dpcm, sono una delle attività che, assieme a quella dei Parrucchieri, nel rispetto delle misure di sicurezza a cui sono sottoposti, non comportano pericolosi assembramenti e, con le dovute precauzioni, con la professionista a stretto contatto con la cliente, possono proseguire la propria attività.

Non si può però sapere come si possano evolvere le prossime ore. Seguiteci, vi terremo aggiornati sulle ulteriori manovre che riguarderanno il mondo del Beauty e della Bellezza.

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Articolo scritto da

Mario Baffelli